Non solo basket: Chiara Odescalchi e la sua tesi di laurea

Intervistiamo Chiara Odescalchi fresca di laurea in Psicologia con la sua Tesi che ha a che fare con la pallacanestro e facciamoci raccontare qualcosa di più.

Ciao Chiara, complimenti per la tua laurea, come ti senti?

Grazie mille! Sono davvero molto molto felice, è una grandissima soddisfazione.

È stato difficile conciliare studio e passione per il basket giocato e allenato?

Non è stato semplicissimo dal punto di vista organizzativo, ogni cosa richiede tanto tempo e bisogna saper incastrare tutto quanto, ma io credo che il segreto per riuscire a fare tutto sia amare profondamente quello che si fa: la passione non si pone limiti.

Raccontaci un po’ della tua tesi che suscita interesse e curiosità

Le nostre “bimbe” sono state le protagoniste della mia tesi! Ho fatto uno studio su un metodo di allenamento innovativo (il “training bimanuale”), che si basa su un fisiologico passaggio di informazione tra i due emisferi cerebrali, e l’ho applicato al fondamentale del tiro: ho cercato di verificare se allenare la tecnica di tiro sia con la mano forte che con la mano debole possa favorire la correzione di una meccanica di tiro scorretta. E la risposta sembra essere “sì”: questo tipo di allenamento va a lavorare sulla consapevolezza che ognuno ha del proprio movimento e permetterebbe di correggere gli errori nella meccanica di tiro in modo più efficacie rispetto ad un allenamento classico. L’argomento è sicuramente da approfondire, ma i risultati per ora sono più che incoraggianti!

E adesso cosa pensi di fare, quali sono i tuoi sogni per il futuro?

Tra poco inizierò un master in Psicologia dello Sport e poi mi piacerebbe fare un Dottorato di Ricerca in neuroscienze. In futuro vorrei fare ricerca nell’ambito delle neuroscienze cognitive e applicarle allo sport: il mio sogno è quello di lavorare con gli atleti olimpici.

Caspita, che bel progetto !

Allora non ci resta che farti ancora i complimenti e un grosso “in bocca al lupo” per il tuo futuro !