Serie B: Elena Calaudi si racconta, scopriamo qualcosa in più di lei!
Pubblicata in Serie B il 2020-03-04 13:10:00
Ciao Elena, siamo ormai a metà di questa tua prima stagione in BFM inserita nel roster di Serie B e protagonista di un bel campionato di U20 e approfittiamo di questa pausa forzata per conoscerti e farti conoscere meglio. Â
Raccontaci un po' quando e da dove è nata questa tua passione per la pallacanestro. C'erano altri sport che ti interessavano ? Perchè hai scelto proprio il basket ?
Ho iniziato a giocare a basket allâetà di 4 anni grazie a mio fratello. Quando andavo a vedere le sue partite, durante lâintervallo invadevo il campo per fare qualche tiro a canestro e alla fine il custode doveva togliermi la palla per farmi uscire dal campo. Poi i miei genitori mi portarono nella squadra di mini basket della mia città e da lì iniziò tutto. Con il basket è stato amore a prima vista e da quellâanno non ho mai più smesso.
Lontana dalla tua amata Montesilvano e dal mare quanto è stato difficile inserirsi in contesto come Milano ? Ti sei un po' innamorata di questa città o la nostalgia rimane alta ? Cosa ti piace di più ? Cosa ti manca maggiormente della tua città ? Hai trovato differenze tra questo basket milanese e quello pescarese a livello di tattica, agonismo, preparazione fisica, ecc ?
Allâinizio è stato difficile allontanarmi dalla mia città e soprattutto dalla mia famiglia alla quale sono molto legata, ma ero davvero determinata nellâinseguire le mie passioni e questo ha fatto si che spostassi la concentrazione sui miei obbiettivi, che erano molto chiari nella mia testa. Milano sta esaudendo ogni mia aspettativa, mi trovo benissimo, anche se non nego che ho molta nostalgia del mare al quale non riesco davvero a rinunciare. A livello cestistico una differenza è che il campionato è più competitivo e più equilibrato.
Esci da un brutto infortunio che ti ha costretta a un lungo stop mentre stavi prendendo confidenza con le compagne; cosa ti senti di consigliare a chi deve affrontare una situazione simile? Ti è mai passata l'idea di dire "ma chi me lo fa fare ? Smetto tutto" ?Â
Eh si! Lâinfortunio al piede è stata una bella botta. à arrivato proprio ad inizio campionato, dopo un mese intero di preparazione e sacrifici e soprattutto quando stavo cercando di inserirmi in un gruppo nuovo. Allâinizio non lâho presa proprio bene, sopratutto a livello psicologico, anche perché in quei giorni avrei dovuto iniziare lâaccademia ed un nuovo capitolo della mia vita.... ma ahimè per chi pratica sport gli infortuni sono allâordine del giorno, quindi bisogna accettarli e come tutti gli ostacoli superarli, lavorando il triplo al rientro. Però assolutamente non ho mai pensato di mollare tutto. Anzi non vedevo lâora di tornare in campo!! Il consiglio che posso dare è sicuramente di metabolizzare in fretta lâaccaduto e pensare già al lavoro al rientro!
Play/guardia, che ruolo preferisci ? Come ti definiresti come giocatrice ? Quali sono le tue qualità migliori in campo e quale caratteristica vorresti "rubare" a qualche tua attuale compagna ? Qual'è la giocata che ti dà più adrenalina ?
Senza dubbio playmaker! à sempre stato il mio ruolo. Mi definisco una giocatrice determinata e che odia perdere (e non solo nello sport). Mi piace tirare, soprattutto dalla lunga distanza e servire le mie compagne con dei bei passaggi. In squadra ammiro tanto la difesa aggressiva di Veronica e la capacità di penetrare a canestro di Clara...Lâazione che mi ha dato più adrenalina fino ad adesso è stata una giocata da quattro punti con tiro da tre segnato più fallo subito e tiro libero aggiuntivo....però credo che un tiro da tre allo scadere che regala la vittoria sia qualcosa di indescrivibile!
Com'è il rapporto in squadra tra giocatrici senior e giovani ? Difficile ? Stimolante ? Chi ti ha dato più consigli quando eri entrata in prima squadra e a chi li stai dando adesso ?
Ho iniziato a giocare in prima squadra abbastanza presto, quindi sin dallâinizio mi son sempre trovata inevitabilmente in squadre composte da senior e giovani. Per me non è mai stato un problema, anzi, quando si vuole crescere è importante confrontarsi con persone che hanno più esperienza di te e da cui si può ârubareâ qualche segreto in più da mettere nel proprio bagaglio. Per me sono stati molto importanti i consigli di Paola Mauriello, con cui ho avuto la fortuna di giocare per diversi anni quando ero a Pescara e per questo la ringrazio...mentre questâanno in BFM sto apprezzando tanto il supporto di Benny e i piccoli consigli che mi sta dando...(non solo di tattica)!!
Risposte secche:Â
- chi è la più casinista ? sicuramente Contu
- la più serie ? ... questa passo ...
- la più sbadata ? Vero (vince perché è riuscita a dimenticarsi a casa solo una scarpa su due)
- la più simpatica ? ognuna è simpatica a modo suo, ma anche qui per me vince Vero, perché quando se ne esce con le sue frasi in siciliano non si batte!!
Rituali o gesti scaramantici prima o durante la partita (che si possono raccontare) ?Â
Allora gesti scaramantici... beh ogni squadra e ogni atleta ce lâha, però se lo svelo poi non fa più effetto!! Diciamo che questâanno ho anche un gesto scaramantico condiviso con Clara
Raccontaci anche qualcosa al di fuori del basket. Come passi il tuo (poco) tempo libero ? E cosa vorresti fare nella vita come professione ?
Oltre il basket, adoro il teatro e il cinema, due materie che fortunatamente ho la possibilità di studiare a livello accademico da questâanno...E poi il poco tempo libero che mi rimane lo dedico alla musica che è una mia grande passione, suono la chitarra, il pianoforte e canto....Insomma non amo stare senza far niente!
Eh questa domanda è difficile...perché in realtà vorrei che una delle mie passioni diventasse la mia professione e il mio futuro lavoro!! Quindi vedremo cosa mi riserverà il futuro...
Grazie Elena per la bella chiacchierata, per aver condiviso gli aspetti emotivi di un passaggio importante come il trasferimento a Milano e ora non ci resta che aspettare l'intervista di Clara per vedere se ci svela il gesto scaramantico in comune ...
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