Giulia Occhipinti: una nuova Poiana si presenta !
Pubblicata in Serie B il 2018-08-18 23:47:00
Giulia Occhipinti in BFM, una nuova Poiana si presenta.
Nata a Ragusa nel 1988 ma trasferita fin da subito a Carmagnola (TO). Cresciuta nel vivaio della pallacanestro Torino con cui debutta in B1 nella stagione 2004/2005 e raggiungendo la promozione in Serie A2. Lâanno successivo esordisce in A2 a Reggio Emilia. A 19 anni si trasferisce a Carugate in A2 dove rimane una stagione prima di approdare alla Tecno Allarmi Cervia. Trasferitasi a Bologna per ultimare gli studi universitari, veste la maglia di Ferrara fino al 2014 per poi approdare alla Matteiplast Bologna fino a guadagnare la promozione in A1 nel 2017.
Impariamo a conoscere una delle nostre prossime beniamineÂ
Ciao Giulia o preferisci che ti chiamiamo Pintu?
Direi assolutamente Pintu!!Â
Eâ il mio soprannome cestistico dai tempi dalle giovanili a Torino, ormai me lo porto dietro da più di 15 anni! Mi fu dato da una mia vecchia compagna che, da juventina sfegatata, cominciò a chiamarmi âPinturicchiaâ (unendo la fine del mio cognome e la sua passione per Del Piero), abbreviato presto in âPintuâ. Ma, soprattutto qui a Milano, ci tengo a precisarlo: tranquilli, io non sono juventina!!Â
Capitan Gottardi e Paola Contu sono state entusiaste del tuo arrivo, dobbiamo essere preoccupati per queste amicizie!!!!
Ahah...Eâ una domanda o unâaffermazione??? Con Paola Contu ci siamo conosciute da avversarie questâestate nei vari tornei FISB 3x3 in giro per lâItalia: pensando alla fatica che ho fatto a marcarla spalle a canestro posso dire che lâentusiasmo di averla finalmente come compagna è reciproco!! Con Silvia invece ci siamo conosciute dieci anni fa durante una stagione giocata insieme a Carugate: uno dei ricordi più belli che ho con lei è la sua festa dei trentâanni finita a torte in faccia. Questâanno, fra lâaltro, tocca a me festeggiarli⦠sarà bello poterlo fare con il BFM!
Negli ultimi anni hai conciliato basket ad alti livelli, studio e professione. Quindi si può fare?
Assolutamente sì! Anzi, credo che sia stato proprio il basket ad avermi aiutato a raggiungere i miei obiettivi di studio e professionali. So che può sembrare controintuitivo, ma penso che lâimpegno costante richiesto dal basket alla fine non faccia altro che aiutarti a organizzare e utilizzare meglio tutte le altre ore della settimana. Durante la mia carriera cestistica mi sono laureata in Farmacia attraversando tre trasferimenti universitari. Ho lavorato come farmacista per tre anni e poi ho deciso di fare un Master che mi ha portato oggi a lavorare allâIstituto Europeo Oncologico qui a Milano.
Allora ti chiediamo un impegno ulteriore, oltre ai punti dal campo, aiutaci come esempio per le più giovani e soprattutto per i loro genitori. Sport e studio possono convivere!!
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